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giovedì 24 aprile 2025

Mostra fotografica e poesia

 

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Torna la mostra Zemja ma | Terra mia!

Essa sarà visitabile dal 27 aprile al 31 agosto, ogni giorno, dalle ore 10:00 alle ore 18:00, presso il Dom Trenta - Centro informazioni turistiche del Parco Nazionale del Triglav.
L'inaugurazione avverrà sabato 26 aprile alle ore 17:00, in concomitanza Con l'apertura ufficiale della stagione turistica del Parco Nazionale del Triglav. Nell'occasione verranno presentate le opere degli autori Guglielmo Cerno e Marco Franchi e si esibiranno tre cori, di cui due locali e uno di Lusevera.
Un caloroso ringraziamento al Parco Naturale Prealpi Giulie e al Parco Nazionale del Triglav per aver fortemente voluto e sponsorizzato la terza edizione della mostra, che sfoggerà una nuova traduzione in inglese delle poesie selezionate di Guglielmo Cerno.
Vi aspettiamo!
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Razstava Zemja ma | Terra mia se vrača!
Odprta bo od 27. aprila do 31. avgusta, vsak dan od 10. do 18. ure, v Domu Trenta - Turistično informacijskem središču Triglavskega narodnega parka.
Otvoritev bo v soboto, 26. aprila, ob 17. uri, kar sovpada z uradnim odprtjem turistične sezone Triglavskega narodnega parka. Ob tej priložnosti bodo predstavljena dela avtorjev Viljem Černo in Marco Franchi, nastopili pa bodo tudi trije zbori, dva domača in en iz Barda.
Prisrčna zahvala Naravnemu parku Julijske Predgorje in Triglavskemu narodnemu parku, ker sta si močno želela in sponzorirala tretjo izdajo razstave, na kateri bo predstavljen nov angleški prevod izbranih pesmi Viljema Černa.
Veselimo se srečanja z vami!
Tutte le reazioni:
Igor Baloh, Juriy Del Medico e altri 3

PULIZIA ETNICA ALL' ITALIANA

 


Tra il '42 ed il '43 il nostro esercito internò nel campo di Gonars migliaia di persone: quasi 500 morirono in pochi mesi. Il progetto: ripopolare il territorio sloveno con italiani. Un articolo di Alberto Bobbio pubblicato su Famiglia Cristiana Alberto Bobbio

E' una storia rimossa che emerge oggi, 65 anni dopo, con grande difficoltà dalle pieghe della memoria. E' la storia della pulizia etnica all'italiana, che ha lo stesso linguaggio, nasce dalle stesse intenzioni e procede con le stesse azioni dei signori della guerra nei Balcani dell'ultimo decennio del secolo appena passato. Cambiano i nomi, ma quello dell'alto commissario fascista di Lubiana, annessa al Regno d'Italia nel 1941, Emilio Grazioli, potrebbe essere equivalente a quelli di Milosevic o Karadzic, e a quelli dei generali Mario Robotti e Mario Roatta al generale serbo Ratko Mladic o al croato Ante Gotovina, criminali di guerra.

Ma nessun militare né civile italiano è mai stato processato da un tribunale. L'Italia si è assolta e l'amnistia del dopoguerra non ha permesso neppure di conservare la memoria giudiziaria dei fatti. Ora qualcosa lentamente riemerge e il difetto di conoscenza e di coscienza collettiva è tragico. Alessandra Kersevan, ex insegnante di scuola media in Friuli, ricercatrice a contratto in didattica delle lingue all'Universitа di Trieste, ha pubblicato, con il contributo del Comune di Gonars, uno straordinario studio sul campo di concentramento fascista di quel paese, ricostruendo tutta la storia della "pulizia etnica all'italiana" in Slovenia e in Croazia.

Spiega la Kersevan: "Ho lavorato per 15 anni negli archivi sloveni a Lubiana, all'archivio di Stato di Udine e in quelli dell'Esercito italiano a Roma. Gonars è una faccenda tutta italiana. Tra il 1942 e il '43 vennero internate migliaia di persone, rastrellate dall'Esercito italiano, donne, vecchi, bambini. Quasi 500 morirono in pochi mesi".

Ma Gonars, come le altre decine di campi di concentramento fascisti, rimase invisibile nell'Italia del dopoguerra. Spiega il professor Spartaco Capogreco, docente alla facoltà di Scienze politiche dell'Università della Calabria, il maggior esperto dei campi di concentramento fascisti, di cui a febbraio uscirа per Einaudi il volume I campi del Duce: "E' una storia di minimizzazioni e amnesie, che hanno offuscato gravi e precise responsabilità e che hanno contribuito all'affermazione di un pregiudizio, quello della naturale bontà del soldato italiano. Va anche rilevato il potente effetto assolutorio di Auschwitz nei confronti degli altri campi di concentramento. Ma ciò non giustifica l'oblio, né della politica di internamento fascista né della pulizia etnica all'italiana".

Nella notte tra il 22 e il 23 febbraio 1942, Roatta, Robotti e Grazioli fanno circondare Lubiana con reticolati di filo spinato: la cittа diventa così un immenso campo di concentramento. Robotti spiega al Duce il suo "metodo deciso": "Gli uomini sono nulla", e comunica la sua intenzione di "arrestare in blocco gli studenti di Lubiana". I rastrellamenti sono operati dai Granatieri di Sardegna. Il generale Orlando, comandante della divisione, prevede lo sgombero delle persone "prescindendo dalla loro colpevolezza".

Alla fine di giugno Orlando comunica che con l'arresto di "5.858 persone si è tolto dalla circolazione un quarto della popolazione civile di Lubiana". Scrive il tenente dei Carabinieri Giovanni De Filippis in un promemoria che Alessandra Kersevan ha rintracciato a Roma: "Continua caotico e disorientato il procedimento dei fermi... La popolazione vive in uno stato di vero incubo".

La filosofia della pulizia etnica era stata indicata nella circolare "3C" del generale Roatta: "Internamento di intere famiglie, uso di ostaggi, distruzione di abitati e confisca di beni".

continua https://www.balcanicaucaso.org/aree/Slovenia/Pulizia-etnica-all-italiana-25225

lunedì 21 aprile 2025

Parole della settimana

 

  

La mano del marito non si è fermata neanche per Pasqua.

Femminicidio a Udine

Il braccialetto ha dato l'allarme a delitto avvenuto

Uccisa dall'ex marito che si trovava ai domiciliari in una cittadina vicina dopo una condanna a 5 anni per precedenti violenze proprio nei confronti della vittima e degli altri familiari. E' morta così Samia Bent Rejab Kedim, cittadina di origine tunisina di 46 anni. L'ha colpita ripetutamente - con un oggetto tagliente e contundente - Mohamed Naceur Saadi, di 59 anni, in quella che, per anni, è stata la loro abitazione, un appartamento in un complesso Ater di Udine.

Lasciano 3 figli 1 minorenne e 2 maggiorenni,

Riti pasquali ortodossi a Tieste



Chiesa serbo ortodossa di San Spiridione Trieste


La Pasqua Ortodossa inaugura la Settimana Santa con la domenica dei Salici (come quella che per la tradizione cristiana è la domenica delle Palme). 

La settimana di preparazione alla Pasqua prevede giorni di preghiera e digiuno e processioni tradizionali che culminano nella domenica Pasqua, giorno di resurrezione e di festa. 

La Pasqua ortodossa viene preceduta da un periodo di sei settimane di Quaresima precedute da altre due domeniche di digiuno. 

La preparazione alla Pasqua Ortodossa inizia il mercoledì santo con le prime celebrazioni della Passione mentre il Giovedì Santo è il giorno in cui si commemora l'Ultima cena. È in questa giornata che a casa vengono cotte e dipinte le tradizionali uova di Pasqua. 




PAPA FRANCESCO

Stamane è volato in cielo Papa Francesco

Papa Francesco, il cui nome alla nascita è Jorge Mario Bergoglio, è il 266° e attuale papa della Chiesa cattolica. È il primo papa proveniente dal continente americano e il primo della Compagnia di Gesù (Gesuiti). È stato eletto papa il 13 marzo 2013 ed ha assunto il nome di Francesco. 
  • Nato in Argentina nel 1936, Bergoglio entrò nel noviziato della Compagnia di Gesù nel 1958 e si laureò in filosofia.  
  • Carriera ecclesiastica:
  • Ordinato sacerdote nel 1969, fu eletto vescovo ausiliare di Buenos Aires nel 1992, poi coadiutore nel 1997 e arcivescovo nel 1998. 
  • Cardinalato e papato:
  • Creato cardinale nel 2001, fu eletto papa il 13 marzo 2013 con il nome di Francesco. 
  • Primo papa americano e gesuita:
  • Papa Francesco è il primo pontefice del continente americano e il primo a provenire dall'ordine religioso dei gesuiti

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