POST DEL PARCO PREAPI GIULE DA FB








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Penelope ♥ |
Tarčmunske pierhe
In Benečija (in italiano Slavia friulana, regione collinare e montuosa del Friuli orientale, tra Cividale e i monti che sovrastano Kobarid, zona abitata dalla minoranza slovena) è ancora viva l’antica tradizione delle uova pasquali chiamate “pierhe”. Note sono soprattutto le pierhe di Tarčmun (Tercimonte). Anche in questo caso le uova vengono bollite a lungo nel colore e poi graffiate per ottenere le decorazioni. La particolarità di queste uova pasquali sta nei motivi ornamentali, che rappresentano soprattutto animali, oltre ai classici motivi floreali. Presso il Museo etnografico nazionale di Ljubljana sono conservati ancora oggi degli esemplari di pierhe che il mons. Ivan Trinko, sacerdote, scrittore e uomo di cultura della Benečija, aveva regalato al museo nel lontano 1906.
da pierhe
Tarčmunske pierhe – © Kobilja glava
A noi di Drenchia, da piccoli, regalavano le pierhe per Pasqua. Pierha – altrove detta anche pirh – era l’antenato dell’odierno uovo di Pasqua. Era fatto di …uovo. Era un uovo. Un semplice uovo di gallina. Nella estrema semplicità della nostra vita, le uova erano parte del quotidiano ma l’uovo pasquale cui la memoria torna con affetto, era ben più che un comune alimento: era il frutto di pensieri premurosi, affettuosi e amorosi, oltre che un segno di tradizione e continuità. A Oznebrida, stranamente, era una signora senza figli a preparare le pierhe per tutti i bambini del paese. A lei portavamo le uova in anticipo e lei le tingeva con bucce di cipolla poi, pazientemente, le decorava. L’attesa era lunga ma, quando offriva il “lavoro” finito era pura felicità. Quello che ci trovavamo in mano non aveva più nulla dell’uovo di gallina se non la forma. Tutta la superficie color mattone scuro era ricoperta di greche, ghirlande, animaletti e simboli pasquali. Lo rigiravamo fra le mani infinite volte per leggere ogni figura e sfioravamo con i polpastrelli le linee più chiare scalfite con infinita cautela, a creare quel piccolo miracolo. Infatti, il fragile uovo era stato “graffiato” con una punta affilata – una forbice, un coltellino – e i disegni risaltavano per contrasto, avendo asportato la superficie tinta e fatto emergere il colore originario della buccia. Altri simboli ed altri significati per le pierhe dei più grandicelli: se ai consueti disegni pasquali si aggiungevano due cuori affiancati con le iniziali dell’amato e dell’amata e magari anche due colombi esplicitamente tubanti, l’ovetto di Pasqua diventava un’efficace “Valentina” che gli innamorati si scambiavano.
Libera traduzione dal Trinkov koledar anno 2009, pp. 170‑174
da http://www.kobiljaglava.com/tradizioni/pierhe/
COME SI FANNO LE UOVA COLORATE GRAFFIATE
Occorrente: uova, cipolla rossa, forbici o taglierino
1. In acqua fredda mettiamo le bucce delle cipolle.
2. Mettiamo l’uovo, che deve essere a temperatura ambiente.
3. Facciamo cuocere a lungo, circa una mezz’ora. Quando le uova sono fredde possiamo lo possiamo intagliare a piacere.
COSI’ SI PREPARANO LE UOVA CON ELEMENTI NATURALI
Occorrente: uova, erbe, cipolla rossa, fiori, uno straccio, spago.
1. In acqua fredda mettiamo la cipolla rossa (o altre sostanze a seconda del colore che desidero ottenere).
2. Attorno all’uovo leghiamo con uno spago i fiori e le erbe.
3. Avvolgiamo l’uovo in uno straccio.
4. Facciamo bollire a lungo, circa una mezz’ora.
5. Sulle uova compariranno gli stampi dei fiori e delle erbe.
da http://www.dom.it/takuo-se-napravijo-pirhe_ecco-come-si-decorano-uova/
UN PO’ DI STORIA
L’imperatore Enrico IV concede al patriarca Sigeardo il potere sulla contea del Friuli. Nasce così lo Stato patriarcale di Aquileia: un’entità autonoma, seppur legata al Sacro romano impero, con un Parlamento e le sue leggi, che permettono al Friuli di sviluppare quell’identità propria che ancora oggi lo contraddistingue. È in questa data, il 3 aprile, che il Consiglio regionale ha istituito per legge, nel 2015, la Fieste de Patrie dal Friûl con l’obiettivo di valorizzare le origini, la cultura e la storia di autonomia del popolo friulano.
fonte 3 aprile, si celebra la Festa della Patria del Friuli
Ogni giorno si leggono notizie di aggressioni e violenza verso anziani,donne,disabili L’ultimo in Friuli a Trieste dove un’anziana di 89 anni è sta uccisa con un taglio alla gola.Non si sa nulla del motivo.L’aggreditrice di 5o anni è entrata i casa e ha rovistato l’appartamento,la figlia che sta a Roma ha visto con la telecamera il delitto in diretta..Certo che lasciare un’anziana sola è un rischio.L’anziana era persona attiva e aiutava gli altri.Non lasciate gli anziani soli!!!
DAZIO
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dal web |
Durante il Medioevo il dazio costituiva una delle principali fonti di introito fiscale ed era associato ad una tassa che gravava sulle merci che transitavano da un comune all'altro. Il frazionamento politico dell'epoca feudale e lo sviluppo dei rapporti commerciali resero sempre più complesso il movimento delle merci, fino a quando furono presi provvedimenti atti a ridurre l'impatto dei dazi sul commercio territoriale mediante l'istituzione di periodi di sospensione coincidenti con le fiere cittadine.
Con l'avvento del mercantilismo e la formazione delle signorie e degli stati mutò la politica doganale e lo sviluppo dei trattati commerciali e dei porti franchi portò ad una sempre maggiore liberalizzazione dei mercati che ebbe come conseguenza il progressivo abbandono dei dazi interni e la nascita di un sistema di dogane di confine.
da wikipedia
I dazi annunciati da Trump sono una sfida senza precedenti per l’economia italiana. La tariffa aggiuntiva del 20% applicata alle importazioni dall’Unione Europea porterà le imprese italiane ad affrontare un aumento dei costi che mina la competitività del Made in Italy negli Stati Uniti, un mercato chiave per numerosi settori produttivi.
RIARMO
Nelle piazze di Roma si sono svolte manifestazione contro il Riarmo.
Dai droni armati ai caccia, passando per le "super-navi" e migliaia di nuovi carri armati: quanto stiamo spendendo per l'esercito che diventerà "tra i più forti d'Europa"